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Il Piano Didattico Personalizzato – PDP

Introduzione

PDP è l’acronimo di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO e si tratta di un documento che garantisce agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali l’opportunità di una didattica il più possibile funzionale al logo modo di apprendere, è necessario quindi instaurare una comunicazione efficiente tra specialisti, scuola e famiglia.

  • Piano: perchè prevede la predisposizione di un programma, un progetto, un insieme di strategie condivise.
  • Didattico: perchè il suo scopo è quello di favorire la didattica ovvero migliorare l’efficienza dell’apprendimento degli allievi, migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’insegnamento del docente.
  • Personalizzato: deve essere funzionale a individuare le metodologie, gli strumenti e le strategie più adeguate per ogni singolo alunno.

Il PDP è un patto tra scuola e famiglia e spiega quali sono i punti di forza dell’alunno sui quali si deve fare leva.

Non è quindi una semplice riproposizione della diagnosi o un elenco delle cose che l’allievo sa fare, e non è neanche un documento fisso e immutabile, anzi, deve poter essere modificato in base alle dinamiche del percorso didattico.

La compilazione del PDP

La redazione del PDP è di competenza della scuola. È prevista la collaborazione della famiglia (Linee Guida 3.1): “Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni”. Deve essere compilato collegialmente dagli insegnanti, in base della diagnosi e alle osservazioni fatte in classe.

Il PDP deve essere firmato da tutti i soggetti attivi nel processo di creazione del documento: il dirigente scolastico, gli insegnanti, la famiglia.

I contenuti

Un PDP correttamente compilato deve contenere una serie di elementi ben delineati dalla normativa vigente. In nostro progetto “PDP Facile” (il modulo PDP compilabile e facilitato che si può scaricare dalla nostra homepage) nasce proprio per aiutare docenti e famiglie nella compilazione di questo importante documento per il percorso scolastico degli allievi.

Procedura

Ogni caso dovrà essere studiato dal Consiglio di Classe che ha il compito di redigere una prima bozza del documento. La famiglia dovrà essere coinvolta in questo processo. La famiglia stessa potrà richiedere incontri specifici con il Consiglio di Classe  o con i singoli docenti. Le Linee Guida stesse affrontano questo argomento: “Le istituzioni scolastiche cureranno di predisporre incontri con le famiglie coinvolte a cadenza mensile o bimestrale, a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame, affinché l’operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e, ove necessario, coordinato con l’azione educativa della famiglia stessa (…) La famiglia è chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che prevede l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe – nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso – ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee”

Quando

Il Piano Didattico Personalizzato deve essere redatto entro il primo trimestre scolastico, e deve essere oggetto di verifica e/o modifica durante l’anno scolastico, ogni volta che si rilevi un mutamento delle esigenze dell’allievo.

Le misure compensative

Gli strumenti compensativi sono dei mezzi analogici o digitali che supportano le fragilità o impossibilità di esercitare le funzioni compromesse, tipiche dei disturbi che si possono evidenziare negli alunni.

Le misure dispensative

In maniera commisurata alle necessità individuali a all’entità del disturbo deve essere garantita la dispensa da alcune prestazioni che di solito vengono richieste agli allievi nel percorso didattico.